LECCE- I meteorologi ci avevano avvisati: sarà – avevano detto – una pasquetta fredda, accompagnata dalla tramontana e qualche pioggia. E così è stato. Ma l’appuntamento con il lunedì dell’angelo, legato alle scampagnate ed alle gite fuori porta si è comunque ripetuto. In molti hanno dovuto rinunciare alla Pasquetta in riva al mare, ma a Gallipoli tantissimi giovani hanno affollato la spiaggia per ballare, muniti di giubbotti e spiarpe al Samsara beach. Come ogni festa i selfie hanno invaso i social facebook. Nonostante la pioggia a tratti e il freddo a Gallipoli le danze in spiaggia sono0 andate avanti fino a sera. Tanti altri, invece, hanno optato per un pranzo al chiuso, prese d’assalto le marine e gli agriturismi. Tante famiglie, dopo il pranzo a casa o con amici, non hanno rinunciato alla scampagnata nella riserva naturale delle Cesine, oppure muniti di ombrello hanno affollato le marine dell’Adriatico leccese. Qualcuno è rimasto in città meta, soprattutto, dei tanti viaggiatori che hanno scelto, anche questa volta, Lecce e la sua provincia per le festività pasquali ed hanno potuto apprezzare le bellezze barocche.
Tanti quelli che sono venuti nel leccese per conoscere il mare e la costa. Certo le nuvole ed il fresco non hanno aiutato, ma il Salento è sempre il Salento.In queste ore, infatti, le temperature sembreranno più invernali che primaverili a causa dell’ingresso dai Balcani di freddo di origine artico-continentale.E la gita fuori porta del lunedì dell’Angelo che inaugura la stagione da trascorrere all’aria aperta è stata inevitabilmente condizionata dal meteo. La scelta, per tanti è stata quella di “riaprire” le residenze estive, per stare in compagnia, scrutare il cielo, sperando in qualche ora di libertà per raggiungere la costa. Ma è stato, ancora una volta boom per le aziende agrituristiche salentine che registrano un piacevolissimo “tutto esaurito”, sia sul fronte della ristorazione che sul fronte del pernottamento. “Le prenotazioni sono partire ancora una volta a rilento come ormai da prassi – secondo i dati di Terranostra Puglia, associazione ambientale ed agrituristica di Coldiretti – ma sono divenute, via via incalzanti fino al tutto esaurito”.
