LECCE- Questa è la storia di un successo che parte dall’Università del Salento e finisce dritto nell’industria. La storia di tre inventrici la cui scoperta sarà, da subito, al servizio del territorio. Questo territorio. Quello in cui è nata ed è stata brevettata l’idea. L’invenzione si chiama “Hybrid” e servirà a proteggere la pietra leccese. le inventrici sono Mariaenrica Frigione, professoressa associata di Scienza e Tecnologia dei Materiali, la ricercatrice in Principi di Ingegneria Chimica Carola Esposito Corcione e la dottoranda del corso in Ingegneria dei Materiali e delle Strutture Raffaella Striani. “Hybrid” perché è un protettivo per le pietre porose -e quindi con ottime performances sulla pietra leccese- “che contiene una componente organica ed una inorganica”. La licenza d’uso è già stata acquistata da un’azienda di Copertino.
È con orgoglio che l’Università l’ha presentata.