PORTO CESAREO- Si è celebrato ieri, davanti alla I Sezione del Tribunale di Lecce, l’atteso dibattimento relativo al procedimento che vedeva imputati Luca e Stefania Mangialardo, i titolari del noto stabilimento balneare Bahia del Sol, per i fatti che nel marzo del 2013, prima della programmata festa della successiva Pasquetta condussero al sequestro dell’intera struttura. Il provvedimento veniva assunto sulla base del fatto che, secondo l’accusa, lo stabilimento fosse abusivo, per ciascun singolo manufatto lo componesse, vuoi perché realizzati in forza di titoli autorizzativi, asseritamente, privi dei necessari pareri e nullaosta, vuoi perché realizzati, taluni altri, in assenza di Permesso di Costruire.
All’udienza, la difesa degli imputati, l’Avv. Angelo Vantaggiato e l’Avv. Giuseppe Romano, per Luca Mangialardo, e l’Avv. Carlo Sariconi, per Stefania Mangialardo, in sede di richieste di prova, ha prodotto due documenti “di dirimente rilevanza”. Oltre a produrre atti e documenti tesi ad asseverare la legittimità delle opere contestate, gli avvocati hanno depositato una perizia a firma dell’Ing. Vernaleone attestante che lo stato del cordone dunale ad oggi sia quello del 1994. Il Giudice ha invitato le parti a concludere, emettendo sentenza di non doversi procedere, per intervenuta estinzione del fatto reato.