LECCE-Il manager Asl Lecce, Giovanni Gorgoni, dà mandato alla responsabile dell’ufficio patrimonio di portare fuori da Sanità service (partecipata dell’Asl) il servizio informatico, per affidarlo ai privati, così come stabilito dalla Regione. Una scelta che smentisce le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Sanità. Pentassuglia, infatti, per placare gli animi, aveva dichiarato che si trattava di una vicenda da definire. La decisione di dare ai privati l’attività informatica, non solo è contestata dai lavoratori che annunciano due giorni di sciopero, ma desta alcune perplessità. Non si comprende come mai si metta sul mercato un servizio, dopo averlo fatto assorbire dalla partecipata con l’intento di risparmiare 1 milione e 800 mila euro annui. Sembra incoerente anche l’affidamento ai privati, dopo che per anni tale gestione ha dato come frutto il precariato e lo sfruttamento dei lavoratori.
Le internalizzazioni erano state portate avanti dalla Regione per combattere il precariato. La mano privata, in passato, ha creato qualche problema e la magistratura ha aperto anche delle inchieste. Insomma, sembra un vero passo indietro.