TARANTO- L’Ilva non dovrà pagare alcun risarcimento a Taranto. La decisione è una conseguenza del decreto salva Ilva approvato il primo gennaio dal Governo. Il gup del tribunale di Taranto Vilma Gilli, nell’udienza preliminare per il presunto disastro ambientale provocato dall’Ilva, ha accolto le eccezioni dei legali di Ilva spa, Riva Fire e Riva Forni Elettrici, escludendo le tre società dalle pretese risarcitorie avanzate dai creditori in qualità di responsabili civili. Decisione motivata dal fatto che l’Ilva è entrata in amministrazione straordinaria e le altre due società non erano parti nell’incidente probatorio svolto a suo tempo.
“Questo significa addio ai risarcimenti per la popolazione che non vedrà alcuna giustizia perché i patrimoni e i conti correnti di quelle società potranno riposare e accrescere mentre la città di Taranto muore nei veleni -afferma Angelo Bonelli coportavoce nazionale dei Verdi- Nei prossimi giorni verranno abbattuti 64 bovini perché contaminati dalla diossina. Dei terreni contaminati, delle morti per diossina, dell’economia distrutta non pagherà chi ha provocato l’inquinamento ma lo stato ovvero i cittadini. Quella di oggi è una notizia dramamtica peggio di una pugnalata per la popolazione ed è uno schiaffo alla democrazia , alla nostra costituzione e al principio chi inquina paga. In Italia chi inquina non solo solo non paga, ma si arricchisce. La misura è ormai colma ed è per questo che presenteremo già domani la denuncia presso il tribunale dei diritti dell’uomo a Strasburgo e non abbiamo parole per dimostrare la nostra indignazione“.