SAN FOCA- Nessun problema di irregolarità sulle date che non tornano e i numeri di protocollo che si accavallano: niente che possa inficiare il parere positivo di Via rilasciato dal Ministero dell’Ambiente sul gasdotto Tap. A chiarirlo è stato lo stesso ministro Gian Luca Galletti, rispondendo all’interrogazione presentata a novembre dal senatore Dario Stefano (SEL).
Nel mirino, il caso sollevato dal Comitato No Tap: la documentazione integrativa predisposta da TAP in alcuni atti del Ministero risulta essere del 2 maggio 2014, mentre, in altri, del 30 aprile 2014. Il ministro chiarisce che l’incartamento è stato “materialmente” consegnato in formato cartaceo da Tap al Ministero poiché la voluminosità della documentazione ha determinato l’impossibilità di un invio tramite posta elettronica certificata PEC. Questo è avvenuto il 17 aprile 2014 e nel frattempo che la nota di trasmissione “in originale” perveniva alla Direzione (28 aprile) e protocollata in ingresso (2 maggio), accadeva che in data 30 aprile venisse protocollata la medesima nota, ma in “copia”, acquisita a mezzo e-mail dalla società, a cui era stata richiesta per le vie brevi per completezza del fascicolo. Dunque, nessuna anomalia per Galletti. Solo una sovrapposizione di date che non può minare alla base l’ok al gasdotto.
Eppure, replicano i No Tap, “il ministro considera “la prassi” la modalità che ha seguito TAP, ma sono le stesse linee guida del suo ministero a smentirlo”.
http://www.va.minambiente.it/it-IT/ps/DatiEStrumenti/SpecificheTecnicheELineeGuida
è su questo che dovrà pronunciarsi anche il Tar.