Cronaca

Maxi sbarco a Gallipoli, arrestati 4 presunti scafisti

GALLIPOLI-  Si erano nascosti tra le centinaia e centinaia di profughi. Avevano abbandonato il timone della nave al largo di Corfù ed avevano atteso i soccorsi. Sono i responsabili di un viaggio disperato e di una tragedia sventata solo dalle forze della capitaneria italiana.

Le indagini durate notte e giorno dal momento dello sbarco, nella notte tra il 30 e il 31 dicembre, non si sono mai fermate ed ora polizia, carabinieri e guardia di finanza hanno arrestato i 4 presunti membri dell’equipaggio, tra questi anche il comandante. 4 siriani camuffati tra i profughi ma che in molti hanno riconosciuto. Ora sono in carcere, a borgo S.Nicola, e presto saranno interrogati.

768 in tutto i migranti arrivati a Gallipoli alle 3.15 sulla nave Blue Sky M. Il numero esatto lo ha fornito su Twitter la Capitaneria di Porto. Se quella nave rimasta senza equipaggio, in balia delle onde, ingovernata, si fosse schiantata sugli scogli, sarebbero morti tutti. E gli scogli erano quelli tra Tricase e Novaglie: lì avrebbe portato il motore bloccato a velocità di 6 nodi. Ma l’equipaggio non ha avuto scrupoli, e ha preferito rischiare pur di non finire tra le mani delle autorità italiane. Se si arriverà a riconoscere la loro responsabilità le accuse saranno pesanti.Uno  sbarco eccezionale, come non se ne vedevano da anni.

La nave, battente bandiera moldava è partita dalla Turchia il 21 dicembre, di notte. “Diretta in Croazia”, era stato detto. Ma la destinazione in realtà era stabilita sin dall’inizio: l’Italia.

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