LECCE- E’ il momento della svolta in casa Lecce. Quella che non è arrivata dal campo, anche a Ischia, deve arrivare dalla società. Da Savino e Antonio Tesoro, di nuovo riuniti per dare luce al buio tunnel nel quale è finita la squadra, alla terza sconfitta consecutiva. La famiglia Tesoro potrebbe separarsi da Lerda per la seconda volta da quando hanno in mano le redini della società leccese. Accadde anche nel gennaio 2013; potrebbe riaccadere nelle prossime ore. La tentazione è fortissima sebbene dolorosa. Sarebbe una cura per guarire il Lecce affetto probabilmente non solo da patologie esclusivamente tattiche, ma anche da altro.
Il portale tuttomercatoweb riporta alcune dichiarazioni del direttore sportivo Antonio Tesoro: “Le ultime due sconfitte sono state molto brutte, arrivate dopo prestazioni pessime. È il momento di fare valutazioni per ripartire il prima possibile. L’esonero è sicuramente un’ipotesi…”.
“Qualcosa si è rotto – continua Tesoro-, con tutto il rispetto per Ischia e Martina Franca, ma qualcosa non quadra, la squadra è nervosa e non ha reagito come doveva. Queste sconfitte sono gravi e brutte”.“Parlerò con il mister e capirò”, ha concluso Tesoro.
Sebbene non ci sia ancora l’esonero (ipotesi che potrebbe anche non verificarsi) il toto allenatore è già cominciato. Tra i nomi associati al club giallorosso c’è quello di Donigi, il quale fu nei pensieri di Antonio Tesoro, ma all’allenatore, allora all’estero in vacanza, non fu dato il tempo per decidere. Così la scelta cadde poi su Checco Moriero. Davide Dionigi ha allenato in passato anche il Taranto portando la squadra rossoblù ai vertici del girone e sfiorando la promozione in serie B. Nella stagione 2011-2012 arriva secondo ma con i punti di penalizzazione avrebbe conquistato la promozione diretta. Ai play off fu eliminato in semifinale dalla Pro Vercelli.
La dirigenza pare abbia fatto un pensierino pure a Vincenzo Torrente, dal 2011 al 2013 ha allenato anche il Bari dove ha lasciato un bel ricordo. L’ex roccioso difensore (una carriera spesa nel Genoa con 412 presenze) potrebbe fare al caso del Lecce. Il tecnico, 48 anni, originario di Cetara, in provincia di Salerno. Dopo l’esperienza al Bari ha vissuto una parentesi anche alla Cremonese dove fu sollevato dall’incarico a marzo nonostante la squadra grigiorossa occupasse una buona posizione.
L’ex tecnico della Cremonese pratica il 4-3-3 e il 3-4-3. Caldi anche i nomi di Alberto Cavasin, già sulla panchina del Lecce con cui ottenne due salvezze consecutive in serie A. Forse si pensa anche a Guido Carboni, disoccupato dal gennaio di quest’anno. Il Benevento lo sollevò dall’incarico dopo la sconfitta di Lecce. Un nome che potrebbe essere sulla lista del diesse Antonio Tesoro è quello di Egidio Notaristefano, al Lecce da calciatore. Notaristefano. La sua ultima esperienza in panchina è alla guida dell’Alessandria. In precedenza aveva allenato il Carpi che riuscì a portare ai play off dove gli emiliani furono eliminati
