ANDRANO- Parla di “allarme assolutamente ingiustificato” la Procura di Lecce, dopo la notizia della rilevazione di picchi di uranio anomali nelle campagne di Andrano. Lo fa attraverso una nota ufficiale a firma del procuratore capo Cataldo Motta e spiega: “i rilievi già eseguiti hanno consentito di accertare che il livello di radioattività è inferiore al limite di 1 microsievert/h, che costituisce il livello minimo di pericolo per la salute”.
Livelli sotto soglia, certo, eppure decisamente di poco, visto che le rilevazioni del Ministero dell’Ambiente riportano dati pari a 0,8 microsievert/h. Sono questi i numeri che hanno portato il Noe a volerci vedere chiaro, dopo i rilievi aerei e i primi riscontri sul campo. Le cause? A conclusioni diverse, va ricordato, sono giunti Ministero e Arpa Puglia: per il primo, non è escluso che il tutto potrebbe derivare dalla colmata di una cava ed essere, dunque, opera dell’uomo, ipotesi che assolutamente esclude l’Agenzia regionale, per cui non è che un fenomeno naturale.
La Procura pare propendere per quest’ultima strada: “All’esito dei primi accertamenti – spiega Motta – non è stata riscontrata alcuna presenza di radionuclidi gamma emettitori di origine artificiale, riconducibile a sorgenti radioattive utilizzate nell’industria o nel settore ospedaliero: il che rende verosimile che il fenomeno sia naturale e derivi dalla caratteristiche intrinseche del terreno. Tale ipotesi è anche contemplata nella valutazione del Ministero dell’Ambiente con possibile derivazione di esso dalla conformazione carsica del terreno”.
Lo stesso Ministero, tuttavia, in due relazioni ha ribadito che il cesio, che è di origine artificiale, appunto, c’è. Non solo: la “stranezza” Andrano è ritenuta quasi unica, tanto da richiamare a Roma esperti da diverse parti d’Italia e richiedere l’invio delle analisi in Canada.
Nel dubbio, comunque, si procederà presto con gli scavi, come già disposto dal pm Antonio Negro. “Per completezza di indagine – rimarca infatti Motta – la Procura della Repubblica sta eseguendo gli accertamenti sull’origine del fenomeno con l’ausilio di consulenti di specifica esperienza, che provvederanno ai campionamenti del terreno anche con sondaggi in profondità e con l’uso di apposite apparecchiature”.
Dunque, si chiede serenità: “A giorni – è scritto nella nota ufficiale – saranno completate anche le indagini sugli eventuali inquinamenti da rifiuti nelle località del territorio salentino segnalate dai report dei voli aerei dei Carabinieri e della Guardia di Finanza: il tutto in un panorama di controllo del territoriale mirato all’eliminazione di ogni fonte inquinante e al progressivo miglioramento delle condizioni ambientali. Il che deve costituire per i cittadini elemento di fiducia e di tranquillità piuttosto che fonte di allarmismo.