ROMA- Gabriella Errico leccese sposata con Germano De Giovanni salentino anche lui ed, insieme alla moglie, vittima delle violenze della ormai nota banda criminal mafiosa della Capitale. Tutto ha inizio nel 2005 ed il Sindaco di Roma era Walter Veltroni. Le peripezie violente di Gabriella hanno origine perchè Presidente della cooperativa sociale Un Sorriso, un centro per la cura e l’accoglienza di 45 minori rifugiati che per anni hanno scatenato la furia di coloro che oggi sono in carcere, i signori della cooperativa rossa “29 Giugno” e degli alleati Neri amici di Alemanno.
A novembre l’assalto fascista contro gli immigrati di Tor Sapienza, nella periferia romana, quasi strumentali e, di fatto, contro la cooperativa della leccese Gabriella Errico che dopo quelle violenze perde tutto. Ricorda che nel secondo giorno degli assedi ricevette la telefonata di Salvatore Buzzi, oggi in carcere insieme al compagno Sandro Coltellacci ed al socio di destra Carminati, che la tranquillizza dandole la parola che sarebbe intervenuto cosi come fu, quasi a confermare l’alleanza, poi emersa dalle intercettazioni tra i rossi ed i neri che gestivano il Comune di Roma ed i milioni di euro per il terzo settore.
L’inizio dei guai di Gabriella abbiam detto risalire al 2005 quando la sua cooperativa era ancora un’associazione e quando qualcuno ne costituì un’altra per eliminare la sua, tanto da esser minacciata dallo stesso Coltellacci che oltre a dirle: “Ti faccio cambiare città” manda all’ospedale il marito di Gabriella, Germano De Giovanni, che tentava di difenderla dalle violenze del corrotto.
Nel 2008 con il nuovo Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, la musica non cambia continuano intimidazioni e minacce perchè la torta dei finanziamenti milionari per gli immigrati dovevano esser gestiti in favore della cooperativa rossa e delle cooperative cosiddette bianche. Il dramma peggiore avviene quando al Municipio della Capitale sfugge il controllo di un appalto per la Casa dei papà, un progetto a sostegno dei padri senza dimora e separati, che viene assegnato proprio alla cooperativa della leccese.
Ma Gabriella Errico non potrà festeggiare l’incarico perchè viene convocata in Comune da una sorta di consulente per i servizi sociali, nominato e riciclato dallo staff di Alemanno, ma ancor prima ex Nar vicino alla Banda della Magliana che le impone di rinunciare, lei non recede e continuano le persecuzioni sino a quando, a Luglio, non presenta la richiesta, ad insaputa dei corrotti, per una gara che riguarda la guardinia e la pulizia dei residence dei senza dimora che scatena, già il sol fatto di partecipare alla Gara, l’ira del rosso Buzzi e la minaccia fisica attraverso un loro emissario. Poi a novembre i disordini fascisti ma, fortunatamente, anche gli arresti della banda di Roma Capitale