SAN FOCA-Non è stata affatto digerita né dal Comune né dalle altre Pro loco di Melendugno e Borgagne la bozza di progetto di promozione turistica presentata dalla Pro Loco di San Foca a Tap. Alla multinazionale del gas, infatti, è stato chiesto un contributo di 410mila euro per supportare un piano di sviluppo del sistema golfistico a sostegno dell’immagine della marina. Un pugno nello stomaco per chi da due anni si oppone alla realizzazione del gasdotto e che finora ha provato a tenere compatto il fronte del no, che si frantuma, ora, proprio per il tramite di una delle associazioni più legate alla tutela del territorio. Il sindaco, Marco Potì, non nasconde la rabbia.
Il progetto, stilato assieme alla rivista Golf People Club Megazine, d’altronde, ha un obiettivo dichiarato destinato a far molto discutere: “radicare positivamente la presenza di Tap nel Salento”, offrendole un team che ha come sua caratteristica il “radicamento sul territorio, fondamentale per […] poter costruire il ‘consenso’ della popolazione circa la presenza di Tap sul territorio stesso”.
Per la Pro Loco di San Foca, il discorso è dettato dal pragmatismo: “Altri territori stanno per farsi finanziare progetti dalla multinazionale e lì rimarrebbe invece solo il gasdotto”.
Eresia per la Pro Loco di Borgagne e Melendugno, che prendono nettamente le distanze.