Cronaca

Ampliamento cava “Don Paolo”, ambientalisti sul piede di guerra

CUTROFIANO-  “Si fermi a Cutrofiano il massacro del territorio per la produzione di morto cemento.  La salute e il territorio non si svendono”.  È il nuovo grido d’accusa degli ambientalisti, che stavolta si rivolgono al comune di Cutrofiano.  La pietra -nel senso letterale del termine- dello scandalo è l’ampliamento della cava “Don Paolo” per la quale il cementificio Colacem e l’amministrazione comunale starebbero chiudendo un accordo.

All’attacco ci sono Forum Amici del Territorio – Italia Nostra sez. Sud Salento – Consulta Ambiente CSV Salento – Forum Ambiente e Salute. “Per un obolo di 50.000 euro l’anno – il classico piatto di lenticchie l’Amministrazione Comunale intende sottoscrivere con la Colacem s.p.a. una nuova convenzione quinquennale -scrivono- che prevede un ampliamento di 10 ettari della cava “Don Paolo”; un’estensione che si somma ai 22 ettari (con profondità di 30 metri) esistenti, sacrificando i Beni Comuni alle ragioni del profitto e alimentando un’attività insalubre, anche se a norma di legge, che contribuisce al già grave inquinamento nel nostro comprensorio”.

Il progetto di ampliamento interessa un’area, a ridosso del Parco dei Paduli e nella fascia di rispetto del Canale Colaturo (classificato tra le acque pubbliche), di elevato valore paesaggistico, ed è stato già bocciato nel 2011 nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.

Per questi motivi chiedono all’Amministrazione comunale di Cutrofiano di: non approvare alcuna Convenzione e di Aprire un ampio confronto con i cittadini e con i Comuni vicini per valutare l’intera situazione ambientale ed economica connessa alle attività estrattive e quella del cemento.

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