Cronaca

Adesivo per Gesù sulla moschea di Lecce, scoppia la polemica

LECCE- Un adesivo con la figura di Gesù e con una frase esplicita: Allah è lontano, cerca Gesù. Una provocazione da parte di qualcuno che questa immagine l’ha attaccata sul portone d’ingresso della moschea di Lecce.
Un gesto che all’ Imam Saifeddine di Lecce, responsabile della comunità islamica, non è andato proprio giù. L’attacco in casa sua: “Non riesco a capire, dice, se il messaggio è destinato ai musulmani o ai cristiani che vengono da noi per informarsi sull’Islam”.

Una risposta messa per iscritto con un biglietto attaccato accanto all’immagine cristiana: perché? Si chiede l’Imam: “Due adesivi come questo incollati davanti alla nostra moschea, non era mai successo in passato …..la nostra risposta è che Allah è molto vicino……..venite e ve lo spiegheremo”.

Il dibattito in città sull’ipotesi Università islamica sicuramente ha acceso gli animi ed ha spinto qualcuno a manifestare la propria opinione in questo modo scatenando le ire dell’Imam che sul suo profilo Facebook risponde con un versetto del Corano a quella che definisce: “l’ignoranza di colui che incollò questi adesivi”. Po l’invito: “se mi leggi, vieni e parliamone, vedrai che cambierai idea”.

E non si sono fatti attendere neanche i commenti, tantissimi, sulla vicenda. Sdegnati, accuse, inviti alla prudenza e alla tolleranza. C è chi parla di integralismo cristiano, di paura del diverso, chi ha espresso solidarietà.  Non mancano gli interventi opposti: “Peccato, dice qualcuno, che nei paesi musulmani le chiese cristiane non vengano riempite di adesivi ma fatte saltare in aria”.

Un dibattito acceso, a volte dai toni infuocati che dimostra come tra musulmani e cattolici il confronto a Lecce sia in pieno fermento. Una conseguenza, dice lo stesso Imam,della pressione mediatica degli ultimi giorni. La prospettiva della realizzazione a Lecce di un’Università islamica finanziata con il petrolio arabo non trova tutti d’accordo. La città e le istituzioni devono accoglierci, aveva detto qualche giorno fa Kalhed Paladini, di Confime dando l’ultimatum al 31 dicembre.  Al momento la risposta delle istituzioni non è arrivata, almeno ufficialmente.

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