Cronaca

Nassiriya, 11 anni dopo: Carrisi e gli altri 18 eroi morti nell’attentato

TREPUZZI- Sono passati 11 anni dall’attentato a Nassiriya in cui morirono 28 persone, di cui 19 italiani fra carabinieri, soldati e civili impegnati nell’operazione “Antica Babilonia”. Tra le vittime anche Alessandro Carrisi, primo Caporal Maggiore, originario di Trepuzzi.
“Proprio come quel 12 novembre 2003, oggi è una giornata piovosa, grigia e triste, in cui si mantiene viva la sua memoria”. Così Morris, il fratello del militare salentino che, nonostante il dolore, continua ad andare avanti ricordando Alessandro con grande orgoglio e nostalgia: “Lui era un eroe, faceva il suo lavoro…ma soprattutto il suo dovere”.

Quella mattina di 11 anni fa alle 10,40 (ora di Bagdad) le 8,40 italiane,  la sede dei carabinieri a Nassirya fu  distrutta: prima  un camion cisterna e poi un’ auto forzarono il posto di blocco per poi dirigersi dritti contro l’edificio, che una volta ospitava la camera di commercio della città, per poi saltare in aria. Sui due veicoli c’erano quattro kamikaze e bordo avevano tra i 150 ed i 300 chili di esplosivo.

In ricordo di quel triste giorno, oggi, come tradizione vuole sono state programmate diverse iniziative commemorative, come una Santa Messa a Roma, alla presenza del ministro della Difesa Roberta Pinotti.

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