Cronaca

Sforbiciata ai laboratori d’analisi privati e quello dell’ex Fazzi s’ingolfa

LECCE- 300 utenti al giorno, un flusso pari al triplo di quello abituale. S’ingolfa il poliambulatorio di piazzetta Bottazzi dopo il blocco dei “tetti di spesa” dei laboratori privati. Che queste sarebbero state le conseguenze era previdibile: budget terminati dai privati già a settembre, problemi da gestire almeno fino a fine anno. Di mezzo ci vanno gli over 65, esenti da ticket.

Sono 23mila in più gli utenti che passano dal vecchio Vito Fazzi. In coda per fare i prelievi già dalle prime ore del mattino, tutti ammassati, a turno, nella saletta all’ingresso della “Cittadella della Salute”, dove l’attesa può durare fino a due o tre ore e il referto arriva anche dopo 20 giorni. Il personale è alle corde.

Le storie si accavallano. “Una giovane signora leccese – raccontano dall’associazione Salute Salento – il 2 ottobre scorso ha atteso 3 ore per fare i prelievi. Ha pagato 105 euro. E prima di scegliere il laboratorio pubblico ha chiesto il preventivo alle strutture private: ha risparmiato 25 euro ma dovrà attendere 18 giorni per il ritiro chiamando, tra l’altro, ad un numero fisso a cui non risponde mai nessuno. Le hanno spiegato che qualche esame particolare dovevano mandarlo «fuori» sede. Il laboratorio privato, ha appurato la signora, le avrebbe consegnato il referto in una settimana”.

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