LECCE- Due vertenze diverse ma tenute insieme in un’unica protesta, in mattinata, ai piedi della Prefettura di Lecce. E per una, quella degli ex Lsu impiegati nelle pulizie delle scuole salentine, ci sarà anche un risvolto giudiziario, dopo l’incontro in Procura tra il sindacalista Fsi, Dario Cagnazzo, e il procuratore aggiunto Ennio Cillo, a cui, lunedì, verrà protocollato un formale esposto.
Per l’altra, invece, quella dei dipendenti della Securopool Security il sit in è servito per denunciare la mancata erogazione delle mensilità relative ai mesi precedenti e della concessione dei riposi retribuiti nei giorni richiesti; la mancata discussione dell’organizzazione e quella del completamento dell’orario di lavoro mensile.
Più complessa la vicenda degli Lsu: l’accordo del 28 marzo scorso sottoscritto presso il Ministero del Lavoro prevedeva che le aziende che hanno ricevuto l’appalto avrebbero dovuto ripristinare o comunque continuare a garantire ai lavoratori e alle lavoratrici le condizioni economiche e contrattuali precedenti, anche grazie a ulteriori attività concesse per un totale di 450 milioni di euro. Ciononostante, i lavoratori continuano a non ricevere alcune mensilità arretrate.
È anche per questo che il Prefetto ha scritto alla sezione barese del Miur, per chiedere un intervento dell’azienda capofila dell’appalto, la Dussman, anche alla luce del fatto che alcune subappaltatrici, come Leader e PDP, hanno attivato le procedure per recedere dal subappalto, mentre la Sourceland sta cedendo ad altre aziende circa 35 lavoratori, “individuati – secondo il sindacato – in assenza di criteri di imparzialità e di trasparenza”.
