LECCE- Ufficializza la sua candidatura a presidente degli industriali leccesi Roberto Fatano e, chiarisce alcuni aspetti di cui si è discusso nei giorni scorsi. “Dichiarazioni inesatte” per il primo candidato ufficiale alla guida di Confindustria Lecce. “L’ipotesi commissariamento è una forzatura dello statuto non essendoci alcuna norma che lo preveda, salvo che non ci siano malversazioni o atti pregiudizievoli, e non è questo il caso; – dichiara Fatano – le procedure in atto sono in regola, aderenza e conformità con lo statuto, che prevede il termine ultimo a dicembre 2014.
“Invocare il commissariamento per ottenere l’unanimità è un atto pretestuoso e strumentale, mai nella storia di confindustria si è ottenuta l’unanimità. Per lo statuto infatti “sono proponibili all’assemblea per il voto i candidati che abbiano almeno raggiunto il 15% dei voti degli associati, è la giunta che deve dare l’assenso alla candidatura con un voto di maggioranza”. Fu lo stesso De Castris ad essere eletto con il 5% del voto degli associati.
Intanto, nelle scorse ore Fatanto, ha presentato a Lecce il suo libro dal titolo “La concessione del credito. Storia delle banche dal Medioevo alla Prima guerra mondiale”. Un percorso che inizia della seconda metà del ‘400, quando Bari divenne feudo degli Sforza, e una vera e propria colonia di mercanti milanesi si stabilì in puglia sostituendosi ai primi operatori veneziani e facendosi proteggere da propri consoli. Non poche volte i capitalisti pugliesi misero a disposizione il loro danaro a veneziani, bergamaschi, milanesi e, perfino, ad ebrei, intensificando sin da allora gli scambi tra i prodotti agricoli locali e i manufatti importati dal Nord. Le dichiarate ipotesi di scarsa affluenza sono pretestuose quanto dannose all’operatività dell’associazioni. Le consultazioni del 15 settembre, infatti, sono state dense e partecipare; mentre le prenotazioni del 22 e 29 settembre sono copiose
