LECCE- La piccola Giorgia non può frequentare la prima elementare ed ha bisogno -e diritto- ad un insegnante a domicilio; le mamme di Torre Santa Susanna dovranno mandare i propri figli in classe di pomeriggio; quelle di Ruffano tirano un sospiro di sollievo. Per tutti loro è un primo giorno di scuola alternativo, sono tre casi particolari presi “a campione” nel Salento.
Iniziamo da Parma, dove la piccola Giorgia, la bimba leccese affetta dalla rarissima sindrome di Berdon, è stata ricoverata d’urgenza tre giorni fa per un aggravarsi delle sue condizioni. La sua mamma posta su facebook un video: questo, per la figlia, dovrebbe essere il primo giorno di scuola elementare. Al di là dell’impedimento improvviso, la bambina tornata a Lecce ha diritto ad avere un insegnante che le faccia lezione a domicilio, perchè la malattia, al momento, le rende impossibile recarsi a scuola. Ma ancora non si hanno notizie. “Eppure il servizio -dice mamma Elisa- era stato chiesto per tempo”.
Ora ci spostiamo a Torre Santa Susanna, in provincia di Brindisi, dove la scuola elementare Giovanni Falcone di via Tagliamento è un cantiere aperto, in cui sono in corso lavori di ristrutturazione. Per i primi giorni di scuola -che qui apre mercoledì- i bambini delle dieci classi che fanno lezione qui, non potranno entrare. E allora frequenteranno la scuola nel pomeriggio -dalle 14,30 alle 18,30- in un altro istituto.
Da Ruffano arrivano, invece, buone notizie: ricordate il servizio sul “taglio” degli insegnanti di sostegno per due bambini della scuola primaria? Pare che tutto si sia risolto, grazie alla tenacia delle mamme, della onlus “I colori del vento” e del sindaco, che si è rivolto all’ufficio scolastico regionale. Uno dei due insegnanti è stato sostituito e, a giorni, arriverà il docente effettivo. All’altro maestro sono state aumentate le ore di lavoro.
