LECCE- La terza maxi-rissa a Borgo San Nicola è scoppiata solo 24 ore fa, adesso la situazione diventa allarmante: a denunciare l’ennesimo episodio di disordini nel carcere è il sindacato Osapp. Le botte da orbi sono scoppiate tra il gruppo di detenuti italiani e quello dei magrebini: a generare il caos il presunto furto di capi di abbigliamento e cibo appartenente agli italiani. L’episodio è avvenuto durante l’ apertura delle stanze e la libera circolazione dei detenuti negli spazi comuni, come previsto dal regolamento. A causa dei violenti scontri sono finiti in ospedale alcuni detenuti per fratture, escoriazioni ed ematomi vari , mentre altri sono stati medicati nella locale infermeria. “Solo grazie alla grande professionalita’ dei poliziotti operanti si è evitato il peggio- spiega il segretario Osapp, Ruggiero Damato – considerando che vi erano poliziotti ridotti per il piano ferie in corso, situazione che ha costretto molti altri colleghi a prolungare il servizio con notevoli disagi a tutto il sistema”. L’Osapp lancia l’allarme: “Alcuni gruppi nall’interno del carcere si contendono il comando: è necessario tenere alta la guardia”.
L’Osapp chiede un sistema di controllo diverso: “Questa segreteria provinciale ribadisce che bisogna mettere mano all’organizzazione di tale sorveglianza dinamica con supporti tecnici e informatici per avere il totale controllo e di rivedere la fornitura di capi di abbigliamento di modico valore e non di note marche, per motivi di opportunità. Sarebbe giusto un intervento legislativo”. Insomma, i sindacati invocano un cambio di passo per evitare altri disordini e puntano il dito sul passaggio al nuovo sistema di controllo e sulla penuria di personale (10 mila unità in meno in Italia e 300 – 350 a Lecce). Un passo in avanti sarebbe quello di aiutare i sorveglianti con supporti tecnici e informatici più efficienti: l’Osapp chiede un intervento deciso della politica e delle sitituzioni.
