Cronaca

Pochi medici e troppi pazienti, codice rosso per il pronto soccorso

GALLIPOLI-  Troppi pazienti, pochi medici: per il pronto soccorso di Gallipoli tornando a galla i nodi di stagione, più difficili di sempre a cavallo di ferragosto, a causa delle circa 450mila presenze nella città bella. Gli accessi, secondo i dati forniti dal comitato Mano Amica, sono raddoppiati, passando dai 65 – 70 al giorno nel mese di marzo ai circa 150 di questi giorni. Più che i numeri, però, a pesare è la tipologia di pazienti che si presentano.

« Il problema non è tanto il raddoppio- conferma il primario Antonio Girau -. Succede anche a Copertino, però lì si tratta dell’incidente, la puntura, la fasciatuta. Qui invece siamo di fronte ai giovani. Ci sono l’intossicato e l’alcolista difficili da gestire. Quando arriva uno in agitazione, da sballo, occorrono 4-5 persone per fermarlo. Inoltre – aggiunge – è un malato che spesso non si riesce a definire e va trattenuto e gestito con personale di sorveglianza anche la sera. Il dolore toracico e addominale, il trauma cranico,vanno osservati. Diventa un’organizzazione complessa».

Una denuncia più che uno sfogo. Il pronto soccorso del Sacro Cuore, d’altronde, ha perso per strada 5 medici, fra dimissioni e cambio di incarichi. Nei giorni scorsi ne sono stati assegnati due, con incarico temporaneo per 3 mesi. Ma sui 13 camici bianchi previsti, in servizio ce ne sono 8 . Non va meglio per gli infermieri: presenti solo 15 su 23, cinque per turno.

«Anche con gli infermieri ci siamo arrangiati – conferma Girau – La direzione aveva fatto l’elenco di operatori di altri reparti che si erano prestati per fare dello straordinario. Anche da noi, come al “Vito Fazzi”, il paziente in codice verde è costretto ad aspettare anche 3 – 4 ore, ma buona parte dei nostri pazienti è abituata alla disciplina della pazienza e al rispetto delle regole».

 

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