BRINDISI- Tre persone, tra le quali il titolare di una scuola guida a Fasano sono state condannate ad una pena massima (sospesa) di un anno e 10 mesi al termine di un processo con rito ordinario nato da un’inchiesta, denominata ‘Patente 2.0‘, su un presunto giro di esami truccati per conseguire la patente di guida. Assolti invece i due ispettori della motorizzazione civile di Brindisi (Adriana Bolognini, 58 anni, Vito Antonio Resta, 56, entrambi di Brindisi) . Il blitz scattò nel marzo 2012. Dalle indagini si scoprì che i candidati privatisti avrebbero usato orologi con ricetrasmittenti.
Secondo la Guardia di Finanza, questi dispositivi servivano per comunicare ad un altro soggetto dell’organizzazione, normalmente appostato nei pressi della Motorizzazione, le domande a cui non si sapeva dare una risposta. Una volta ricevuto il testo della domanda, l’aiutante faceva squillare il telefono posto nella tasca destra o nella tasca sinistra dell’esaminando, a seconda della correttezza o meno della risposta.
I reati  contestati dal gip erano:  associazione per delinquere (il reato associativo è poi decaduto) finalizzata alla commissione di delitti contro la fede pubblica ai titolari di scuola guida, induzione, mediante inganno, a formare atti pubblici ideologicamente falsi, presentazione, come propria, di opera altrui a titolari di scuola guida e candida“