LECCE- Accogliendo le tesi degli avvocati Pier Luigi Portaluri e Luciano Ancora, il Tar Lecce ha dichiarato inammissibili i ricorsi con i quali Città di Lecce Hospital aveva chiesto l’annullamento degli atti con cui il Comune di Cavallino aveva approvato il progetto per la realizzazione del Centro di medicina nucleare Calabrese e aveva autorizzato il centro stesso ad erogare prestazioni sanitarie con l’utilizzo della PET/TaC.
Con la sentenza emessa ieri il Tribunale salentino un importante momento nel lunghissimo contenzioso che ha visto molte strutture sanitarie della provincia – a loro volta interessate a erogare prestazioni con la PET/TAC – battersi per annullare gli atti con i quali sono stati assentiti la realizzazione e il funzionamento del suddetto Centro diagnostico.
In punto di diritto infatti le decisioni assumono portata rilevante poichè escludono dalla competizione per l’erogazione delle prestazioni alcune strutture sanitarie, ossia quelle che – come la Città di Lecce Hospital – non sono appositamente autorizzate all’esercizio di prestazioni di medicina nucleare: aderendo pienamente alle tesi dei suddetti avvocati Pier Luigi Portaluri e Luciano Ancora, il Tar ha infatti affermato che la Città di Lecce Hospital non possiede né la legittimazione né l’interesse ad opporsi agli atti adottati dal Comune di Cavallino,
Soddisfazione è stata espressa dai legali, i quali hanno evidenziato l’importanza delle decisioni del Tar non solo perché confermano il buon operato dell’Amministrazione comunale di Cavallino, ma anche perché segnano un punto fermo nel difficile cammino intrapreso dalle istituzioni di dotare sempre più il nostro territorio di servizi e di strumenti fondamentali per la tutela della salute dei cittadini.