Politica

Emiliano prepara il campo per le primarie e le minoranze cercano il candidato alternativo

LECCE– “Le elezioni sono vicine, i comitati bisognerà pure allestirli”. Michele Emiliano risponde a modo suo, con una battuta, a chi lo accusa di trasformare il partito in un comitato elettorale. Il segretario regionale a Lecce vuole richiamare tutti all’unità: incontra dirigenti e lavoratori in protesta, come quelli di Sanitàservice, vuol fare sentire la sua presenza, serrare le file per le regionali.

La sua visita nel leccese ha scatenato le polemiche nei giorni scorsi, perché si era diffusa l’indiscrezione che avesse l’intenzione di strigliare le minoranze, richiamando alla disciplina di partito anche Teresa Bellanova e Salvatore Capone, che avrebbero scippano alla segreteria, con un’assemblea autonoma, le riflessioni post-elettorali. Congetture che Emiliano ha voluto smentire: in questo momento così delicato i toni sono concilianti. Sarà una partita delicata, anche nel Salento, dove sembra che la segreteria provinciale sia intenzionata ad appoggiare Emiliano, mentre la nuova area composta da molti detrattori di Piconese potrebbe optare per candidature alternative. Riformisti per il Salento è un’area che racchiude i renziani della prima ora come Foresio, ma anche militanti con diverse sensibilità come Venuti e Rampino: l’idea è quella di fare le pulci alla segreteria in carica e di chiedere maggiore partecipazione.

L’assemblea di Tricase serve per avviare riflessione e dialogo, ma anche per preparare il terreno per le primarie regionali: il segretario vuole impedire che si trasformino in uno scontro fratricida. Emiliano non è preoccupato per le eventuali candidature del Pd, oltre alla sua, ma chiede che il Sel faccia presto a candidare un suo uomo. “Credo che Sinistra Ecologia e Libertà candiderà Stefano”- annuncia.

Il segretario è in corsa per la poltrona di governatore e cerca di estendere la sua influenza nel Salento. Dietro le quinte proseguono le trattative per candidature alternative: per ora c’è in campo solo l’asse Minervini – Blasi, ma qualcuno vorrebbe estrarre dal cilindro il nome della società civile che spariglia le carte, l’anti-Emiliano, dopo che Vito Pertosa ha rifiutato l’invito. Non sarà facile trovarlo.

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