Cronaca

Droga nella Città Bella, 8 arresti. Le indagini dopo la rapina al Praja

GALLIPOLI- 8 arresti per spaccio di droga nella zona di Gallipoli e dintorni. In manette sono finiti gli spacciatori e i fornitori di cocaina, hashish e marijuana, tutti appartenenti a gruppi diversi ma in collaborazione tra loro, perchè “quando ci sono di mezzo gli affari”, hanno sottolineato il Procuratore Capo Cataldo Motta e l’Aggiunto Antonio De Donno, che hanno coordinato le indagini, “si mette da parte qualsiasi contrasto”.

Una rete di compravendita che partiva da Gallipoli e arrivava a Lecce, Brindisi e Maglie, dove avveniva il rifornimento di grosse quantità di droga.

Le indagini sono scattate all’indomani della rapina avvenuta all’alba del 24 luglio 2011 nella discoteca Praja di Gallipoli, quando al termine di una serata affollatissima tre banditi incappucciati e armati di fucili terrorizzarono i pochi clienti rimasti e i titolari e portarono via l’intero incasso, circa 40 mila euro.

Fu visionando i filmati delle telecamere all’esterno della discoteca che i carabinieri della compagnia di Gallipoli concentrarono l’attenzione su una persona: Fabio Negro e dai suoi movimenti capirono che era lì non per ballare. Personaggio che gli inquirenti ritengono vicino al clan padovano.

I filmati vennero esaminati a ritroso, da qui il nome dell’Operazione Rewind. A questo seguirono intercettazioni e servizi di osservazione che portarono poi a scoprire come il gruppo usava muoversi. Il leader era Fabio Negro, 39 anni. Gestiva lo spaccio in città, e vedeva più che quintuplicato il volume d’affari durante l’estate. Con lui Luca Negro, 31enne, i fratelli Pantaleo e Massimiliano Esposito , il figlio di Pantaleo Pierluigi, di 24 anni.

Il rifornimento avveniva a Lecce, in casa di Anna Maria Riotti, 45 anni, tra gli arrestati di oggi. Cocaina in grosse quantità. Ma i viaggi avvenivano anche fuori provincia e raggiungevano Brindisi: qui Vito Manta, 41 anni di S. Pietro Vernotico, era il referente per gli acquisti.

Da Gallipoli il gruppo si muoveva anche verso Maglie, dove questa volta i collegamenti erano con Giorgio Piccinno, 25 anni. Gli autori della rapina al Praja sono rimasti ignoti, ma l’episodio ha fatto luce su una consistente attività di traffico e spaccio di stupefacenti dove i guadagni, soprattutto nel periodo estivo erano notevoli.

Gli arresti arrivano alla vigilia di un agosto che anche quest’anno nel gallipolino si preannuncia incandescente. Ma una fetta consistente dell’attività di spaccio è stata sicuramente eliminata.

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