BRINDISI– Torna per la piastra logistica di Brindisi il rischio esclusione dai finanziamenti pubblici. Stessa sorte del 2012, quando il progetto perse i fondi di Puglia Corsara che la Regione destinò quasi interamente alle piastre logistiche di Bari e Taranto. Il porto di Brindisi è stato stato inserito tra i 13 progetti indicati dalla Regione al governo nazionale, ma nella seconda fascia. Per allontanare un altro probabile No ai fondi, Marcello Rollo, presidente del Consorzio della Piastra Logistica brindisina, è andato a roma al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, dove ha incontrato Ercole Incalza, direttore della struttura tecnica di missione, e Margherita Migliaccio, direttore generale del Dipartimento per le Infrastrutture -Direzione Generale per lo Sviluppo del Territorio, la Programmazione ed i Progetti Internazionali. Rollo nn solo sostiente che brindisi nn meriti la seconda fascia, ma ha chiesto che nn sia sottovalutata la Costa Morena Est, la banchina che l’Autorità Portuale ha deciso di destinare al progetto. Questo è un requisito fondamentale.
Sempre secondo rollo infatti il collegamento ferroviario già definito tra banchina e piastra, e con quello tra piastra e linea Lecce-Bari, l’operazione è praticamente confezionata. Il presidente del consorzio inoltre, Tar le sue ragioni portate a Roma ha spiegato anche come Il sito è a breve distanza dalla linea ferroviaria , cosa che comporta l’esclusione di uno scalo satellite a Tuturano abbreviando il percorso dell’intermodalità nave-treno e viceversa.
I convogli di merci industriali pericolose quindi non attraverseranno più la città. Diversamente dal 2012 insomma ora il progetto è completo. Perchè dunque penalizzare Brindisi? Risponda, dice Rollo, la regione nell’auspicio che i fondi non siano nuovamente negati