BARI- Nelle prossime ore la coalizione di centrosinistra si ritroverà per discutere di date e di regole per le primarie. Il Sel ha anche un grande appuntamento, quello in cui Vendola metterà a disposizione il suo mandato di segretario durante la direzione nazionale: un gesto per tenere unito un partito già spaccato.
Sono sempre più insistenti, però, le voci di una possibile terza candidatura per il governatore della Puglia: i militanti di Sel non hanno altri nomi su cui puntare. Stefano non piace ai puristi della sinistra radicale. Vendola ne discute con i suoi in queste ore. Nel Pd alcuni dirigenti sostengono che il governatore si ricandiderà alle primarie: “Se non dovesse ricandidarsi, rimarrà a mani vuote, fuori dalla politica”- dicono. Poi, c’è anche la questione della data da stabilire. “Non vogliamo inchiodare la Puglia a una lunghissima e controproducente campagna elettorale” – spiega Gano Cataldo. I maligni, invece, pensano che il governatore abbia bisogno di tempo prima di decidere, anche per capire come si metteranno le vicende giudiziarie che lo hanno travolto a causa dell’Ilva.
Intanto nel Pd sostenitori della segreteria Emiliano e detrattori sono a lavoro. Ora che il segretario ha risolto i problemi dell’aspettativa con magistratura, grazie all’assessorato gratuito a San Severo, potrà dedicarsi alla grande sfida: lui è candidato ormai da tempo. Emiliano ha dalla sua parte molte segreterie disposte a supportarlo, perfino la segreteria leccese, ma dovrà vedersela con l’asse Minervini-Blasi e, soprattutto, con la possibile candidatura un nome della società civile molto forte, l’imprenditore di successo Vito Pertosa.
Il nome del leader della Mer Mec circola in queste ore, ma chi lo propone cerca di evitare di parlarne, per non bruciarlo. Eppure per molti renziani della prima ora sarebbe l’uomo giusto per mettere d’accordo tutto il centrosinistra e attrarre i moderati con un volto nuovo. Emiliano, però, è a lavoro già da tempo per la sua candidatura, ha chiuso molti accordi: l’establishment del Pd è con lui, compreso Decaro, che da sindaco di Bari città metropolitana farà la differenza. Non sono esclusi i colpi di scena, ma è chiaro che, allo stato attuale, la corsa per le primarie potrebbe essere a 5: quattro candidati del Pd, se anche Elena Gentile deciderà di scendere i campo, e un candidato di Sel, che dovrebbe essere Dario Stefano nel caso in cui Vendola decidesse di non candidarsi.