TARANTO- “Una tratta di esseri umani, più che una buona gestione dell’ emergenza”. Se ne esce con questo marchio addosso la città di Taranto dopo l’accoglienza e lo smistamento di 2377 migranti in due giorni e, con altri 300 in arrivo. Polemiche sono giunte da roma e da milano. E non solo. Anche Carlotta Sami , portavoce Onu per i Rifugiati, ha denunciato come circa 250 persone siano state messe in pullman e spedite nella capitale e nel capoluogo Lombardao , da Taranto, con decisione partita dalla prefettura ionica, il tutto senza alcuna comunicazione. E Taranto si difende: “Abbiamo solo accolto le richieste dei migranti di essere trasferiti nelle 2 città”, ha spiegato il vice sindaco Lucio Lonoce .
Fatto sta che il gruppo di persone giunte a roma e milano non hanno trovato alcuna assistenza e sono rimaste abbandonate, senza cibo nè alcun tipo di soccorso. Tentano di mediare i consiglieri regionali Anna Rita Lemma (Pd) e Alfredo Cervellera (Sel): “L’arrivo di migliaia di immigrati sta facendo emergere il volto migliore della nostra città – scrivono i due consiglieri in una lettera al premier Renzi e al governatore Vendola – La rete della solidarietà coordinata dall’Amministrazione comunale è partita con grande partecipazione diffusa.I numeri tuttavia sono davvero impegnativi e tutte le sedi individuate non possono rispondere ai bisogni di tante persone tra cui molti bambini”.
Lanciano una proposta, inoltre, i due consiglieri: perchè non utilizzare le strutture della marina, attualmente abbandonate, “Maricentro” e l“Idroscalo Bologna”? E mentre si chiede al ministero della difesa di aprire le porte delle 2 sedi ai migranti, c’è chi dice che il governo tratta la marina militare come servizio “catering dell immigrazione”. È il duro attacco del deputato leghista Nicola Molteni. L’ immigrazione è una questione nazionale. E l’ operazione Mare Nostrum, per la Lega, va immediatamente interrotta perchè “è un’operazione folle e fallimentare.”
Così mentre Molteni invita Alfano alle dimissioni, il parlamentare Gianfranco Chiarelli invita il ministro dell’ interno a tornare in città “occorre un intervento immediato perchè taranto n n diventi una seconda lampedusa”.
