Politica

Europee: il rush finale di Cinque Stelle, Fi, Ncd ed eurocritici

LECCE- Agli schiaffi in pieno viso si risponde con i fendenti in questo ultimo scampolo di campagna elettorale che mette in palio 73 euroscranni a Bruxelles, con i tre principali competitor in campo, Renzi, Grillo e Berlusconi sempre più dediti al lancio di accuse che non di rado si trasformano in epiteti sempre più pesanti.
Se il premier da Bari tira la volata ai democratici di Puglia additando i 5 Stelle come coloro che scommettono sulla rabbia e sul fallimento del Paese, accusandoli di essere megafono di insulti e mai autori di proposte, i pentastellati replicano a stretto giro con la senatrice Barbara Lezzi che risponde per le rime all’ex sindaco di Firenze parlando di “mantra del PD. Noi vogliamo un’Europa diversa – dichiara l’esponente grillina – altro che accuse di puntare alle macerie. In questo anno e mezzo abbiamo cercato costantemente un’interlocuzione con il governo, ma ci hanno sempre risposto picche. E oggi, Alessandra Moretti insegna -conclude Lezzi – invitano a votare Berlusconi pur di sbarrarci la strada, noi che siamo incensurati e non occupiamo quelle poltrone da 40 anni”.

“Non scherziamo, replica il candidato di Nuovo centrodestra Massimo Ferrarese. Il pd invita alla moderazione e l’Italia avrebbe già dichiarato default in assenza di due forze responsabili come il partito democratico ed NCD. Le polemiche dei 5 stelle non servono a nulla – rincara la dose l’ex presidente della provincia di brindisi – e la proposta di Grillo di ricontrattare il debito nazionale costituisce di fatto una proposta di concordato fallimentare a causa della quale le multinazionali fuggirebbero in massa dall’Italia. Il Grillo comico promosso a pieni voti – chiuede Ferrarese, il Grillo politico bocciato senza appello”.

Sul versante opposizioni alle larghe intese, Forza Italia si gioca la carta del presunto complotto ai danni del governo Berlusconi evocato dal già segretario al tesoro americano, Timothy Geithner. “L’ex Cavaliere ha pagato dazio in Europa: la sua opposizione ai desiderata di Francia e Germania – afferma il capodelegazione uscente degli azzurri e ricandidato alla conquista di un seggio a Bruxelles, Raffale Baldassarre – ha prodotto lo sgambetto all’esecutivo Berlusconi”.

La classifica dei risultati delle europee, è ampiamente prevedibile, sarà caratterizzata da una cesura tra le tre forze trainanti e le formazioni ben poche delle quali si attestano, stando agli ultimi sondaggi, nella fascia di sicurezza al di sopra del 4 percento.

Al limite della soglia , lottano per ottenere rappresentanza parlamentare a Bruxelles, Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale e L’Altra Europa con Tsipras che offrono ricette di rilancio della costruzione continentale diametralmente opposte: il movimento guidato da Meloni spinge per un’uscita concordata dal sistema della moneta unica. La sinistra che guarda al leader greco, al contrario, non criminalizza l’euro e punta tutte le sue carte su un’unione più equa e solidale, non schiacciata sulle volontà di quelle che definiscono lobby economicofinanziarie.

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