LECCE- Il tanto atteso provvedimento con il quale il governo dà la possibilità ai Comuni di approvare la Tasi entro il 31 luglio è arrivato. Anche se all’ultimo momento, come al solito, questo provvedimento offre l’opportunità alle Amministrazioni Comunali di scegliere di far pagare questo antipatico tributo, vale a dire il surrogato dell’Imu, a settembre e non a giugno come previsto inizialmente. Fino a ieri, infatti, i Comuni erano obbligati a deliberare la Tasi entro il 23 maggio per mettere a punto il sistema di pagamento per il mese di giugno. “Si tratta di un meccanismo infernale attraverso il quale lo Stato ancora una volta spreme i comuni a danno dei cittadini – spiega l’assessore al bilancio Attilio Monosi – Nel caso specifico della città di Lecce il governo centrale ha tagliato quasi 8 milioni di euro di trasferimenti statali; ciononostante, abbiamo deciso – anche se con un’enorme sofferenza finanziaria – di far scivolare l’adempimento al prossimo settembre”.
Infatti, per i mesi di giugno, luglio e agosto avremo circa 4 milioni di euro in meno rispetto a quelli previsti, l’equivalente del mancato trasferimento da parte dello Stato di una metà dell’importo della vecchia Imu che, ovviamente, non potrà essere compensata dal corrispondente gettito Tasi”- conclude l’assessore. Il consigliere Rotundo ritiene inaccettabile la Tasi al massimo sulla prima casa e chiede di rinviare la decisione per valutare meglio la situazione.