LECCE- “La capolista non può fare brutte figure”, questa è la parola d’ordine dei renziani leccesi della prima ora. Il premier ci tiene alla Puglia, concluderà la campagna elettorale a Bari, ma ha chiesto ai fedelissimi salentini un impegno straordinario per Pina Picierno. La capolista del Pd alle europee sarà nelle prossime ore a Lecce, per un incontro con i militanti all’hotel 8 più: il tempo stringe e c’è la necessità di farla conoscere.
Il segretario regionale Michele Emiliano non ci sarà: ufficialmente è impegnato nelle manifestazioni baresi in onore di San Nicola. Dal suo staff giurano che sarebbe stato presente proprio per fugare i dubbi su un suo sospetto disimpegno, dopo aver detto no alla candidatura in seconda posizione. I democratici sono a lavoro soprattutto a Bari, dove si teme la debacle a causa della “lista debole”. Per i renziani è una partita importante, perché un eventuale successo pugliese del ticket Gentile-Paolucci, espressione del patto tra civatiani e dalemiani, potrebbe modificare gli equilibri post- congressuali.
Intanto, Forza Italia continua la sua partita per superare il 20 per cento, con Berlusconi che si fa vedere in radio e in tv e sulla linea politica, a Matrix, chiarisce che le larghe intese con Renzi ci possono essere solo in caso di situazioni straordinarie. Un atteggiamento che non piace ai Fratelli d’Italia, molto critici con l’appoggio esterno sulle riforme di Forza Italia. Giorgia Meloni, dagli studi di Telerama, ha bacchettato duramente il suo ex capo, ma ha anche criticato le riforme disordinate, “ in stile spot”, di Renzi: ricordando che il suo partito le riforme le vuole fare, ma solo quelle che possono avere effetti positivi, come quella della riforma degli assetti terrotoriali basata sullo studio della Società Geografica Italiana.
La destra alfaniana invece continua ad accogliere transfughi in cerca di riscatto, con un problema di gestione delle leadership che potrebbe esplodere subito dopo le elezioni, perchè ognuno vuole essere protagonista.