SUPERSANO- Terra e cielo, è la giornata della caccia ai rifiuti. Con le pale meccaniche che continuano a tirar fuori scarti dal ventre di Scorrano e con i velivoli dei carabinieri del Noe e della Guardia di Finanza a sorvolare una buona fetta del Sud Salento nell’ambito di due distinte operazioni.
La prima è quella portata avanti d’iniziativa dai militari del Nucleo tutela ambiente. In mattinata, il loro elicottero giunto da Bari ha perlustrato l’area intorno a Tricase, passando al setaccio soprattutto i tre nuovi siti finiti nel mirino degli investigatori dopo le segnalazioni fatte da cittadini. Storie simili, ma diverse, rispetto alle ex discariche di Rsu di contrada Matine, da cui ad aprile le Fiamme Gialle hanno estratto grandi quantitativi di scarti industriali. Stavolta, il sospetto è che i resti della lavorazione delle pelli dei calzaturifici siano finiti in una vecchia cava e anche in due buchi da cui è stata estratta terra e che sarebbero stati riempiti con materiale pericoloso. Su quei luoghi sono stati effettuati, nei giorni scorsi, anche sopralluoghi a piedi. Il monitoraggio dall’alto serve a confermare meglio eventuali anomalie, prima di azionare le ruspe.
L’elicottero, poi, in tarda mattinata, si è spostato a Scorrano, in contrada Orie, dove gli escavatori hanno proseguito il lavoro avviato il 22 aprile scorso, su un terreno di 15 mila mq finito sotto sequestro. Almeno dieci nuovi carotaggi hanno confermato che quella vecchia cava è stata riempita con pneumatici, guaine bituminose, eternit, plastiche e inerti. Nell’inchiesta, coordinata dal pm Elsa Valeria Mignone, l’ipotesi di reato è la realizzazione di discarica abusiva.
Nelle stesse ore – ed è questa la seconda operazione – si è alzato in volo anche l’aeroplano della Guardia di Finanza. E’ arrivato nella prima mattinata da Pratica di Mare, per posizionarsi nell’aeroporto di Brindisi. Intorno alle 12, è partito alla volta del Basso Salento, per sorvolare l’area compresa tra Supersano, Casarano e Cutrofiano, il triangolo indicato nel 2006 dal pentito Scu Silvano Galati come quello in cui sarebbero stati sotterrati resti della lavorazione dell’industria calzaturiera. L’aereo si è spinto anche oltre, fino ad Ugento, visto che è in grado di ispezionare un’area di 100 km quadrati ogni ora.
Fino a giovedì o, probabilmente, fino a venerdì, effettuerà due ricognizioni, una alle sei del mattino e l’altra all’ora di pranzo, per catturare la luce migliore per i rilievi iperspettrali. I risultati saranno poi studiati dalla Seconda Università di Napoli e daranno indicazioni sui siti sui quali poi dovranno proseguire i controlli via terra.