BRINDISI- È rimasto cinque ore a diversi metri di altezza, arrampicato su un traliccio, minacciando di lanciarsi nel vuoto, rivendicando che gli fosse riconosciuto lo status di rifugiato politico. Alla fine ha desistito. È stata una notte movimentata a Brindisi, dove un 30enne africano del Mali ha telefonato ai carabinieri con il cellulare, dall’alto del ripetitore telefonico, annunciando la sua decisione di farla finita se non avesse ottenuto quello che chiedeva, status di rifugiato o permesso di soggiorno che sia.
Solo che non ha specificato dove esattamente si trovasse, su quale antenna fosse, non sapeva dare indicazioni precise ed era evidentemente agitato. E allora sono iniziate le ricerche: dalle 23,00, carabinieri e vigili del fuoco hanno tentato di individuare l’esatta posizione del cellulare utilizzando il sistema satellitare Gps. Intorno alle 3,00 sono riusciti a trovarlo: era abbarbicato sul ripetitore Telecom nelle campagne in contrada Montenegro.
Hanno provato a convincerlo a scendere e due carabinieri hanno iniziato ad arrampicarsi. Ma non ce n’è stato bisogno: è sceso da solo. Immediatamente è stato soccorso dai sanitari del 118, arrivati in ambulanza. Stava bene ma è stato portato nell’ospedale Perrino per accertamenti ed è stato ascoltato dai militari.
