LECCE- Attorno allo stesso tavolo verde sono sedute le prime tre forze del girone Perugia, Lecce e Frosinone. Altre due mani da giocare, una soltanto per il Lecce di mister Lerda che pure a questo punto deve, in virtu’ di un obbligo morale, credere alla possibilità di vincere la partita. Perugia e Frosinone avranno una possibilità in piu’ rispetto ai giallorossi che nell’ultimo turno vedranno le squadre di Camplone e Stellone battere le carte senza poter partecipare alla mano.
Il Lecce dovrà fare il suo compito a Pisa, la vittoria è la “condicio sine qua non” il discorso promozione diretta resta in piedi. Qualsiasi altro risultato sarebbe infatti inutile ai fini del balzo in cadetteria senza passare dai play off. Dunque il ventaglio delle possibilità dopo l’ultima giornata di campionato si è assottigliato ulteriormente. Poco importa tutto sommato, sebbene crederci per gli uomini di Lerda sia un imperativo, l’impresa il Lecce tutto sommato l’ha già compiuta.
Semmai il primo posto al termine della “regular season” avrebbe il gusto del miracoloso dopo una rincorsa che la squadra giallorossa ha intrapreso da lungo tempo. Riuscire ad ipotizzare quello che accadrà nelle due ultime giornate appare davvero un azzardo. Vero è che il Perugia appare la maggiore accreditata alla promozione in virtu’ del primo posto attualmente occupato in classifica con un punto di vantaggio sui giallorossi che però riposeranno all’ultima giornata, e addirittura tre punti sul Frosinone che peraltro giocherà lo scontro diretto con gli umbri fuori casa. Ma proviamo ad immaginare i vari scenari che condurranno le tre contendenti alla fine della stagione.
Il Lecce puo’ centrare la promozione diretta solo in caso di primo posto in solitaria, in caso contrario, ipotesi dei 64 punti con Perugia, sarebbe penalizzato dagli scontri diretti a favore degli umbri. Potrebbe anche verificarsi l’ipotesi di un finale con tre squadre al primo posto, ipotesi realizzabile con Frosinone, Perugia e Lecce a quota 62 punti ma in questo caso sarebbe premiato il Frosinone. L’unico modo per sperare nella promozione dunque per i giallorossi è quello di vincere a Pisa portarsi a 64 punti e sperare che Perugia e Frosinone si fermino al di sotto di quella quota. La matematica dice che al Perugia basterebbero due pareggi per festeggiare, al Frosinone per avere la meglio servirebbero due successi nelle due ultime gare.
Ma potrebbe anche accadere che il Perugia perda a Salerno e il Frosinone batta L’Aquila. In questo caso il Lecce vincendo andrebbe a quota 64 con le altre due a pari punti a 62. Sarebbero costrette dunque a giocare l’ultima partita con il coltello tra i denti perchè solo i tre punti premierebbero una delle due. Ipotizzare un pareggio in quel caso sarebbe possibile a tutto vantaggio dei giallorossi. Potrebbe anche accadere che il Perugia perda a Salerno e il Frosinone pareggi o perda con l’Aquila. In quel caso il Perugia andrebbe a quota 62 e il Frosinone a 60 o anche a 59. I ciociari non potrebbero piu’ arrivare primi ma nello scontro diretto potrebbero fare uno sgambetto al Perugia. Ipotesi che andrebbe a vantaggio del Lecce. Ma il Perugia potrebbe anche pareggiare a Salerno e il Frosinone non battere l’Aquila.
Il Lecce sarebbe all’ultima giornata primo con 64 punti seguito da Perugia a 63 e Fronsinone a 59 con lo scontro diretto che dovrebbe risolversi a favore dei ragazzi di Stellone che andrebbero a quota 62. Il Lecce andrebbe in serie B.
A vanificare ogni ipotesi però potrebbe arrivare la vittoria del Perugia a Salerno che porterebbe gli umbri a 65 punti tagliando fuori dai giochi il Lecce oppure la mancata vittoria proprio dei giallorossi a Pisa. Dunque molte speranze, poche possibilità che per quanto timide comunque esistono per mister Lerda che logicamente insieme alla sua squadra ci crede. Tutto sommato il poco probabile non è sinonimo di impossibile e come si dice in questi casi “la speranza è l’ultima a morire”.