TARANTO- Neanche una settimana fa era arrivato il via libera dal Tar di Lecce ai lavori per il porto di Taranto. Lavori però nuovamente bloccati. A sospendere l avvio del cantiere, il consiglio di stato. Il 3 aprile, il gruppo di imprese che si è aggiudicato l’opera, insieme all’Autorità portuale di Taranto, aveva ottenuto il via libera dal Tar leccese, il quale aveva respinto il ricorso presentato dal consorzio stabile grandi lavori di Roma, contro il gruppo vincitore dell’appalto.
Il tribunale ha ritenuto infatti ammissibile la modifica al progetto appartata dalle imprese cantieri costruzioni cemento di Venezia e la matarrese Srl di Bari. Modifica giudicata non solo “migliorativa” ma anche “meno impattante dal punto di vista ambientale”.
Una decisione che però non è andata giù al consorzio stabile Grandi Lavori il quale ha quindi presentato appello al Consiglio di Stato , ottenendo lo stop al cantiere. È fissata al 6 maggio la prossima udienza.
Torna a bloccarsi insomma un intervento da oltre 60 milioni di euro per l’ammodernamento del terminal container, e quindi per l’ampliamento e la riqualificazione della banchina del molo polisettoriale. È da un anno ormai che il progetto per il porto di Taranto si è, diciamo così,incagliato negli ingranaggi giudiziari.
Tutto per la contestata legittimità dell appalto. Fatto sta che è un lungo tira e molla che tiene in bilico e col fiato sospeso i lavoratori. In ballo c’è, per 500 addetti della Tct, la proroga della cassa integrazione straordinaria fino alla fiene del 2015. Volge alla conclusione intanto anche un altro importante progetto , quello sui raggi. Appalto per altri 80 milioni di euro circa. Tra la fine del mese e l’inizio di maggio, potrebbe essere pubblicato il bando per la gara di appalto, nell’auspicio che non sia l’inizio di un’altra storia infinita.
