Cronaca

“Diamo all’Università del Salento respiro europeo”

LECCE- Trasformare l’Università del Salento in Capitale di Cultura, un po’ sulla scia della sfida, più ampia, che interessa la città di Lecce, impegnata nella corsa a diventare Capitale Europea della Cultura. I numeri per farlo ci sono, occorre semplicemente dare vita ad un sistema integrato, in cui siano tutti protagonisti, per raggiungere obiettivi sempre più grandi.
In sintesi questo il messaggio lanciato nel corso della cerimonia di inaugurazione del 59° Anno accademico dell’Università del Salento, il primo nel nome di Vincenzo Zara. E proprio il magnifico Rettore si è soffermato sull’importanza del polo universitario leccese, del suo legame con il territorio e delle sue ambizioni di carattere europeo.

“Dobbiamo avere il coraggio di investire sul futuro” ha detto nel corso del suo intervento “consapevoli del fatto che questa realtà, come tante altre, è fatta di luci ed ombre. Solo muovendosi con fiducia e determinazione, potremo cambiare, in meglio, il sistema universitario”.

Numerosi gli interventi registrati nella giornata inaugurale, sottolineati da applausi, intervallati dalle esibizioni del coro polifonico e tradotti per i non udenti con il linguaggio dei segni. Il Sottosegretario all’Istruzione, Angela D’Onghia, ha ricordato che tutto il sistema scolastico necessita di uno slancio europeo e che per farlo bisogna partire dalla valorizzazione dei docenti, “troppo spesso” ha detto “messi sotto una campana di vetro”.

Di rilievo, infine, la lectio magistralis di Luigi Nicolais, presidente del CNR, che ha posto l’accento sulla competitività. “Dobbiamo saper investire sulla cultura e sulla conoscenza” ha detto.

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