LECCE- “Se i cittadini hanno dichiarato il falso, è giusto che paghino anche una multa aggiuntiva. Se non c’è stata corretta comunicazione da parte della Asl, bisogna fare, invece, delle distinzioni”. Il tribunale dei diritti del malato interviene dopo la notizia degli avvisi bonari che la Asl di Lecce sta recapitando a centinaia di cittadini, che dovranno restituire le somme dei ticket non pagati nel 2011, a causa di autodichiarazioni risultate non veritiere. L’anomalia è venuta a galla dopo i controlli della Sogei, la società del Ministero dell’Economia che gestisce il sistema tessera sanitaria.
“Tuttavia- aggiunge Anna Maria de Filippi, presidente del Tribunale dei diritti del malato- sarebbe opportuno che le somme che la ASL recupererà in questo modo vengano reimpiegate per progetti che migliorino il servizio di front line. Notiamo che c’è difficoltà all’accesso dei servizi, non c’è comunicazione adeguata e non ci si pone il problema di alcune liste d’attesa che devono essere gestite separatamente, con priorità alle fasce più deboli e alle situazioni più urgenti”.