Politica

Francavilla 2014, un sondaggio premia astensione e indecisi

FRANCAVILLA- Più che un sondaggio, visto il campione comunque limitato, si tratterebbe di un piccolo test. Messo a punto da una società di marketing locale, la “Nova Research”, che ha tracciato l’attuale scenario politico a Francavilla Fontana, città chiamata in primavera al rinnovo del consiglio Comunale. Su un campione di 1000 persone, chiamate ad individuare, a bocce tutt’altro che ferme, il proprio candidato sindaco, l’esito è comunque interessante e fornisce, con largo anticipo, diversi spunti di riflessione.
In particolare, prendendo in esame i nomi dei candidati, almeno quelli ufficialmente in pista, il più gettonato dai cittadini intervistati risulta essere il medico Antonio Sgura, fresco vincitore delle primarie di Forza Italia andate in scena lo scorso 17 novembre. Per l’ortopedico, l’ok arriva dal 32.30% degli intervistati.

Segue Maurizio Bruno, candidato prescelto del Partito Democratico che, in attesa di primarie di coalizione con altre forze non ancora ben definite, si attesta sul 24.60%. Domenico Attanasi, presidente dell’Aiga brindisina e delfino, nonché nipote, dell’ex senatore iora in quota Fli Euprepio Curto, è stato scelto dal 6.70% degli intervistati. Chiuda questa classifica Michele Iaia, candidato di Fratelli d’Italia ed coordinatore cittadino del Pdl, con 3.45% delle preferenze.

Dato il campione limitato, di cui già si è detto, è ovvio che questi risultati vadano presi con le molle. Eppure, rapportandoli alle intenzioni di voto espresse dagli intervisti riguardo le coalizione, è possibile elaborare qualche riflessione.

Forza Italia, infatti, sarebbe stata scelta dal 29.50% degli intervistati. Mentre il Pd, è fermo al 15,40 per cento. Quindi, i rispettivi candidati sindaco tirerebbero più delle liste di appartenenza. Soprattutto Bruno, con 9 punti di percentuale in più rispetto al dato colelgato al suo partito. Lo stesso accade, in misura inferiore, anche per gli altri due candidati. Fli raggranella 5.80%, mentre Fratelli d’Italia si attesta sul 2.60.

Decisamente meglio va per Noi Centro. Il movimento di Massimo Ferrarese ottiene un buon 12.40%.

Quanto questa fotografia sia aderente alla realtà non è dato saperlo. Quel che è certo, però, è che il vero vincitore, al momento, resta l’assenteismo che, sommato agli indecisi, raggiunge quote vicine al 35% confermandosi primo partito nella Città degli Imperiali. Per decidere o cambiare idea, però, cìè ancora tempo.

 

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