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Diritto e arte nel monologo di Salvatore Cosentino

LECCE- 21 anni nella magistratura e 5 nel mondo accademico hanno arricchito in maniera originale il bagaglio d’esperienza di Salvatore Cosentino, uomo di legge che si muove con dimestichezza anche in ambito artistico, facendo combaciare perfettamente le due facce dello stesso cuore.
E lui, il cuore, lo ha messo tutto nella sua opera prima, “Un diritto…messo di traverso”, monologo da lui scritto e interpretato, frutto di una lettura attenta dei numerosi fascicoli che gli sono passati fra le mani durante la carriera nelle procure di Taranto e Locri.
“Ho conosciuto tante storie” dice “vere e paradossali, ed ognuna di loro mi ha lasciato qualcosa. Da esse nasce il mio monologo, frutto di un’attenta osservazione”.

Analizzando i codici, restituendo al giurista l’umanità che ogni tanto si perde fra un articolo e l’altro, nei farraginosi linguaggi costruiti su figure retoriche troppo speso ripetute, Cosentino spazia nel mondo dell’arte, prendendo come modelli Pirandello, Manzoni, Simenon, Esòpo.

Il monologo, arricchito dagli interventi musicali di Carla Petrachi, è stato portato in scena in un teatro insolito: l’aula magna della facoltà di Giurisprudenza a Lecce. Un modo per rendere ancora più immediato il messaggio da rivolgere ai più giovani.

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