BRINDISI- Si terrà domani l’atteso Consiglio Comunale di Brindisi, chiamato a discutere sui punti all’ordine del giorno circa la chiusura di Edipower e la conversione di Cerano.
Gli ambientalisti chiedono coraggio, i lavoratori un confronto reale. Servizio Edipower ed Enel, l’ambiente e l’occupazione, approdano in Consiglio Comunale, chiamato lunedì mattina alla discussione e, eventualmente, all’approvazione di due punti all’ordine del giorno presentati, ormai mesi fa, da Roberto Fusco e Riccardo Rossi, rispettivamente capigruppo di Sì Democrazia e Brindisi Bene Comune.
Nel dettaglio, per Edipower si richiede la chiusura dello stabilimento attraverso un piano che coinvolge Governo e Regione che dovrebbe prevedere lo smantellamento degli impianti, la bonifica del sito e il reimpiego della manodopera occupata; per quanto riguarda Enel, la richiesta è quella di ottenere un tavolo per un’immediata convenzione per la riduzione del consumo del carbone e la trasformazione a gas della centrale. Due ordini, due priorità. Per una seduta che si presenta piuttosto accesa e, soprattutto, frequentata.
Nell’aula consigliare, infatti, è prevista la presenza delle mamme del passeggino rosso che, qualche giorno fa, avevano lanciato un appello a tutti i consiglieri. “Quello che serve a Brindisi – dicevano le attiviste– sono amministratori fermi e coraggiosi. Noi Mamme ci sentiamo autorizzate a chiedere a chi deve prendere queste decisioni di agire nella consapevolezza che quello che è in gioco è la salute e il futuro dei nostri figli e dell’intera città”.
Dall’altro lato, invece, gli RSU di Edipower che chiedono all’assise un confronto sullo sviluppo sostenibile, industriale, portuale e produttivo in genere del territorio che tenga conto di contesti complessivi dei vari settori.
“Una discussione, temono i lavoratori, che rischia di non tener conto alcuno di quanto già depositato presso il Ministero dell’ambiente da parte di Edipower, sulle prescrizioni ambientali imposte dall’Autorizzazione Integrata Ambientale dello scorso settembre ’12 e contenute in un crono-programma di realizzazioni impiantistiche necessarie per la riduzione dell’impatto ambientale. Una discussione che rischia, di anticipare una valutazione sul conseguente progetto che la Società si è impegnata a presentare al Ministero dell’Ambiente in queste settimane, nel quale si annuncia un ulteriore ridimensionamento del sito produttivo e un nuovo assetto industriale”. Insomma, Consiglio Comunale tra due fuochi. Per un voto non così scontato.
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