Politica

Vendola Ter? Lui ci ripensa. I suoi non ci credono

BARI- Ciò che sapeva da settimane, lo ha reso ufficiale. “Non escludo un terzo mandato. Nel caso se ne parlerà con i partiti della coalizione”. Eppure chi lo conosce bene e chi gli è vicino da sempre è pronto a giurare: “Non lo farà”. L’apertura ad un terzo mandato da governatore di Nichi Vendola non convince i suoi. “Lo ha detto ma è difficile che lo voglia fare davvero”. E’ questo il pensiero che i navigati dei partiti che lo hanno sostenuto per ben due volte, dicono convinti e in modo unanime, celandosi dietro all’anonimato.

Se se la sua casa sarà il Parlamento o l’Europa, ancora non si sa. Ma sono pronti a giurare che la strada che il presidente della Regione prenderà, è quella.

Prima della pausa estiva se ne parlerà in un ristrettissimo vertice tra Vendola e i big del Partito democratico. Anche perché – spiegano – è necessario che i due generali del centrosinistra si ritrovino faccia a faccia per dividersi il campo. E i due sarebbero Vendola e Michele Emiliano. E’ difficile, infatti, immaginare che sia il sindaco di Bari sia disposto ad accettare il salto al Parlamento europeo, visto che da tempo, come è noto, è il candidato in pectore del centrosinistra.

Di sicuro non saranno primarie tra i due. Il perimetro sarebbe troppo stretto per due personalità come loro, per questo occorre ritrovarsi l’uno di fronte all’altro per capirsi. Non è troppo presto, quindi. Anche perché le europee sono il prossimo anno. E in tutto questo si innesta il futuro di Sinistra Ecologia e Libertà. Un progetto che ai suoi fedelissimi ha definito arenato. La fusione con il Pd è una ipotesi sulla quale si sta lavorando. Vendola sarebbe in contatto con i democratici che intendono dare un taglio al passato, leggasi Pippo Civati. Per dirne uno.

I ragionamenti, insomma, vanno improntati già ora, almeno nelle segrete stanze.

I commenti sono tutt’altra cosa. Per il capogruppo del Partito democratico Pino Romano, Vendola è un leader nazionale e la sua stagione da governatore non è affatto chiusa. Si valuterà insieme sebbene i tempi non siano maturi.

Dal centrodestra, invece, l’ipotesi è da bocciare senza appello. Per Andrea Caroppo – Puglia Prima di tutto – la notizia conforta gli italiani: evidentemente – dice – ha rinunciato all’ambizione di far danni oltre i confini regionali. Ma come pugliesi, non può non sconfortare perché in otto anni la Puglia è impoverita”. Sulla stessa linea il commento del coordinatore regionale del Mir, Paolo Pagliaro. “Sapere che esiste una seppur lontana possibilita’ di un terzo mandato di Nichi Vendola, proprio quando l’Istat da’ il secondo posto alla Puglia per la poverta’ delle famiglie, non puo’ che suscitare un sentimento di sconforto in chi crede ancora nella capacita’ di riscatto del nostro territorio”. Forse a noi moderati di centrodestra conviene sperare nella ricandidatura del leader di Sel che – conclude Pagliaro – sicuramente avrebbe cartellino rosso dai pugliesi, anche se non amiamo “vincere facile” e non ne avremo nemmeno bisogno”.

 

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