TARANTO- Una normativa nazionale che generalizzi il concetto di Valutazione del Danno Sanitario, una richiesta di cambiamento in materia ambientale rivolta alle grandi industrie italiane e il ripristino della figura del Garante dell’AIA per l’Ilva di Taranto.
È questo il contenuto delle due lettere che il governatore Vendola ha inviato al Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e a tutti i Presidenti di Regione, oltre che al Presidente della Conferenza delle Regioni.
“Enel, Eni, i grandi colossi industriali del nostro Paese che operano anche in Puglia – ha detto Vendola – hanno impugnato il regolamento attuativo della Valutazione del Danno Sanitario. Non può esserci omertà di fronte al mancato esercizio del diritto alla salute e del diritto alla vita dei cittadini pugliesi. Per questo chiediamo a Confindustria e al Presidente Giorgio Squinzi – ha concluso – di pronunciarsi su questo argomento”.
Sulla questione è intervenuto anche l’Assessore regionale alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro: “Faccio francamente fatica a capire – attacca – come si possa, ancora oggi, considerare una norma come quella sulla valutazione del danno sanitario, approvata dal Consiglio Regionale della Puglia lo scorso anno, un ostacolo all’attività di impresa invece che una opportunità”. La norma regionale, infatti, è stata contestata dal commissario Ilva Bondi. Non è accettabile l’idea – prosegue Nicastro – che la norma vada ‘anestetizzata’ per permettere, ancora una volta, alla produzione di diventare il tema centrale”. E non soltanto per quello che riguarda Taranto perché in questo momento si sta preparando il rapporto sul danno sanitario relativo all’area di Brindisi”.