CronacaEconomia

Consorzi Bonifica: la guerra delle cartelle e la proposta di accorpamento ad AQP

BARI  –   Non si preannuncia una seduta facile per la Commissione Agricoltura di via Capruzzi. Le anime dei consiglieri regionali dei partiti di opposizione sono già agitate, e annunciano battaglia nella seduta convocata proprio per ascoltare l’audizione del Commissario straordinario dei Consorzi di Bonifica.

Sul tavolo della Commissione arriverà la relazione che Stanco farà e che deve mettere in luce i debiti milionari irrisolvibili e soprattutto il ritorno alle cartelle esattoriali.

E’ quanto deciso ufficialmente dalla giunta regionale meno di una settimana fa ma che era nell’aria almeno da febbraio del 2012, da quando la legge di riforma degli enti lasciò intravedere ciò che oggi è successo.

Si pagherà già da settembre probabilmente. Non solo. Incombe sugli agricoltori anche lo spettro del pagamento del debito pregresso. Perché se è certo che da ora si pagherà per il servizio di cui si usufruisce, allo studio dei tecnici c’è anche la possibilità che si paghi per gli anni passati. Un’ipotesi non ufficiale ma ufficiosa.

Si sta lavorando anche su questo. La cosa certa, per ora è che la platea degli agricoltori che sarà gravata dal tributo è più ristretta rispetto a quella del 2003, ma certamente chi vi farà parte sarà costretto a pagare di più.

Si lavorerà anche sull’ipotesi di accorpare i Consorzi. Provvedimento stralciato dalla delibera approvata perchè su questo non c’è ancora chiarezza. L’assessore al ramo Nardoni starebbe pensando di accorpare i servizi offerti dai lavoratori più che gli enti in sè. Ma nulla è deciso. Proprio su questo argomento è in arrivo una proposta dell’UDC. Accorpare i Consorzi di Bonifica con Acquedotto Pugliese. Il principio sul quale si basa il ragionamento del presidente del gruppo Negro, è che si debba chiudere tutto il ciclo dell’acqua in un solo ente.

La distribuzione di cui si occupa AQP, la depurazione di cui si occupa la costola di Acquedotto, Pura Depurazione e l’irrigazione di cui si occupano i Consorzi.

Ma se l’amministratore unico Maselli sta pensando di dare l’addio a Pura Depurazione, nata per volere del predecessore Monteforte, e internalizzazione i lavoratori della società in house in AQP spa, allora – sostiene lo scudocrociato – vengano assorbiti anche i Consorzi. Così che un unico ente metta la parola fine alla complicata e travagliata gestione del ciclo delle acque.

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