CronacaEconomia

La crisi taglia filiali e sportelli, reggono le banche locali

Il primo report sugli istituti bancari in Puglia realizzato dal Centro studi di Confartigianato parla chiaro: i grandi gruppi bancari battono la ritirata con la chiusura di decine e decine di filiali mentre avanzano gli istituti Popolari  e di  Ecco perchè la crisi pare ridisegnare anche la  ‘mappa’ regionale di filiali e sportelli Credito Cooperativo.

Negli ultimi tre anni, sono state chiuse 62 agenzie, cifra destinata a salire per i  piani di razionalizzazione dei grandi gruppi bancari che prevedono la soppressione di filiali, la cessione di interi asset, l’esternalizzazione dei servizi di back-office, cioè di quel ramo di azienda che si occupa di produzione e gestione, affari generali e personale.

La necessità sempre più stringente di tagliare i costi operativi spingono molte banche a rivedere la propria ‘rete’ di filiali, ridimensionando la propria presenza sul territorio, diminuendo notevolmente gli sportelli nei Comuni: 80 a Lecce, 20 a Brindisi e 27 a Taranto.

Di contro continua a crescere il ‘peso’ degli Istituti Popolari e di Credito Cooperativo che mostrano una rinnovata vitalità: dal 2008 ad oggi sono state aperte 27 nuove agenzie. A crescere quindi sono le banche locali, quelle del territorio e per il territorio: i soci  vivono nello stesso contesto in cui opera la banca e il il risparmio raccolto sostiene e finanzia lo sviluppo dell’economia reale.

A Lecce. Ci sono 258 agenzie, di cui 188 di proprietà di grandi gruppi bancari  59 di Popolari e 11 di Credito Cooperativo.

Brindisi.121 filiali, di cui 83 appartenenti a grandi gruppi bancari , 27 a Popolari e 11 a istituti di Credito Cooperativo.

Taranto. 175 filiali, di cui 128 di proprietà di grandi gruppi bancari spa, 23 di Popolari e 24 di Credito Cooperativo.

Analizzando nei dettagli il processo di razionalizzazione. Il Monte dei Paschi di Siena è sicuramente quello più in difficoltà con l’esternalizzazione dei servizi di back-office e nella chiusura di centinaia di agenzie. Ma non è il solo.

Entro il 2015, un po’ ovunque in tutta Italia, chiuderanno circa 2.000 filiali : da Intesa San Paolo ad UniCredit, dal Banco Popolare  al  Gruppo UBI. Per non parlare, di Poste Italiane che, da tempo, ha comunicato la chiusura di 1.156 uffici e la razionalizzazione  – in termini di orari di apertura e di servizi – di altri 638.

Insomma, una recessione da ‘lacrime e sangue’.

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