BRINDISI – “Soffia un vento nuovo nel Centrodestra, il vento dei Moderati In Rivoluzione che puntano a ricomporre i pezzi di una nazione impazzita”. E’ questa la sfida proposta dalla squadra di Giampiero Samorì ai membri della Camera di Commercio di Brindisi.
Un progetto di sviluppo che non trova radici nella politica di professione, bensì nel lavoro e nella conoscenza del territorio.
Nello specifico, il MIR guarda al rilancio delle piccole-medie imprese, avvilite dai poteri finanziari, e a alla ripresa del ceto medio-basso, privato della capacità di consumo.
Da qui la volontà di istituire una banca pubblica e di riaprire il mercato del credito.
“Tony D’Amore e Paolo Pagliaro, candidati alla Camera, e Gian Marco Landi, candidato al Senato – spiega Samorì – sono l’esempio della necessaria discontinuità rispetto alla classe dirigente che ha governato fino ad ora e si è rivelata incapace. Motivo per cui – aggiunge il Presidente del MIR – ho voluto scegliere persone nuove anche se questo vuol dire pagare un prezzo in termini di consenso”.
Pagliaro si sofferma sull’emergenza occupazionale del Salento, sulle aziende costrette a chiudere i battenti e sul conseguente bisogno di una rivoluzione in termini di idee.
Gli fa eco D’Amore che da ex Presidente di Confesercenti, cerca di farsi interprete dei disagi della gente comune.