LECCE – Ore 19.30 della sera, nel Pronto Soccorso del ‘Vito Fazzi’ di Lecce è il caos. I pazienti in attesa di essere visitati sono decine e decine. C’è chi aspetta in sala d’attesa, chi sulle barelle, chi su sedute di fortuna.
I medici sono pochi e la gente attende da ore una visita.
C’è chi è ferito, chi ha avuto dei malori, chi necessita di analisi urgenti.
Ci sono i pazienti gravi, come un ferito in un incidente stradale avvenuto a Sannicola e trasportato in codice rosso e naturalmente hanno la precedenza. Fuori parcheggiate tre ambulanze, sino a qualche minuto prima erano molte di più.
Attendono da ore di poter andare via e riprendere il servizio. Non possono farlo sino a quando i pazienti non vengono, per usare il gergo medico, ‘sbarellati’: trasferiti cioè dalla lettiga dell’ambulanza ad una barella dell’ospedale. Ma le barelle non ci sono, sono tutte occupate.
Una situazione grave che si ripercuote sull’organizzazione della Centrale operativa del 118 che non riesce a gestire le emergenze. Le ambulanze costrette a sostare nel Pronto Soccorso non possono soccorrere i pazienti, anche quelli in pericolo di vita.