CronacaEconomia

Ilva, il giorno del decreto. ARPA: “Dati impressionanti”

TARANTO  –   “Giornata triste questa per molti tarantini”, spiega l’Assessore regionale all’Ambiente Lorenzo Nicastro a margine della presentazione della relazione sulle attività dell’ARPA Puglia nell’area tarantina con riferimento ai fenomeni di inquinamento di origine industriale.

L’Assessore parla di giorno triste e col pensiero è alla Camera che decide sul futuro di Taranto.

In via di approvazione, oltre al decreto cosiddetto ‘salva-Ilva’ anche l’emendamento sulla commercializzazione dei prodotti finiti. 

“I dati sul Pm10 nel 2012 al Quartiere ‘Tamburi’ sono impressionanti”. Lo ha detto il Direttore Generale dell’ARPA Puglia, Giorgio Assennato, relazionando agli Stati Generali dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente in corso a Taranto.

“Da gennaio a luglio – ha aggiunto Assennato – la centralina della sola via Machiavelli nel Quartiere, ha rilevato 36 sforamenti. Da agosto ad oggi, invece, non c’è stato neppure uno sforamento. Sapete perchè? Perchè all’Ilva sono arrivati i custodi giudiziari che hanno fatto, tra l’altro, abbassare i cumuli di minerali in stabilimento. E’ stato detto spesso da parte degli ambientalisti che a Taranto si è arrivati a questa situazione sul piano ambientale per mancanza di controlli, ma non è vero. Così si sono delegittimati gli organi tecnici come l’ARPA ed ora il Ministro prevede nel decreto legge sull’Ilva, un garante che controlli il rispetto delle norme. Grazie, ambientalisti”.

Lo ha detto in tono polemico il Direttore Generale dell’ARPA Puglia, Giorgio Assennato.

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