Cronaca

Gestione allegra all’ARIF? La Corte dei Conti accende un faro

BARI – Non c’è pace per l’ARIF, l’Agenzia Regionale degli Irrigui e Forestali. Dopo essere stata messa più e più volte sotto accusa dai partiti di opposizione, ora è la Procura della Corte dei Conti di Bari a voler far luce su alcuni aspetti che attengono alla sua gestione.

I Magistrati contabili, più in dettaglio, dopo aver ricevuto una segnalazione, hanno aperto un’inchiesta sul personale.

Ad essere messo sotto osservazione è il modo di comportarsi dei dipendenti. Ovvero, le presenze e soprattutto le assenze del personale. In pratica, turni di lavoro che andrebbero ad intermittenza. Atteggiamenti che hanno portato i Magistrati contabili ad avvertire i ‘sintomi’ di un qualcosa che effettivamente non andrebbe come dovrebbe e che, quindi, va indagato.

E non sarà certo un lavoro semplice.

I dipendenti dell’Agenzia sono 1.300. Si indagherà probabilmente su tutti. Le indagini sono ancora nella fase di avvio per cui sarà nei prossimi mesi che si conoscerà il quadro più preciso della situazione. Ad esempio quanti e quali dipendenti avrebbero gestito in modo ‘allegro’, i propri turni di lavoro.

Ma come dicevamo questa è l’ultima novità che coinvolge l’ARIF.

Perché proprio la gestione del personale è finita molte volte sotto il fuoco incrociato dei partiti di Centrodestra.

L’ultima in ordine di tempo solo qualche mese fa. Quando fu fermamente contestata la delibera con la quale si avviava una selezione per assumere a tempo determinato ulteriore personale; un provvedimento che fu ritenuto inutile e oltremodo costoso per le casse regionali – proprio alla luce del fatto che l’organico è già a quota 1.300 dipendenti – e che difatti, dopo poco, fu annullato.

Ma in realtà quella del personale è una costante spina nel fianco dell’Agenzia. Proprio in Commissione consiliare, il Direttore generale Taurino constatò che la situazione non è ancora ben definita, specie per ciò che riguarda i compiti assegnati e i servizi da svolgere che spesso si sovrappongono con quelli di Protezione Civile e Consorzi di Bonifica.

E chissà se sarà stata propria questa confusione a determinare in qualcuno qualche atteggiamento da furbetto.

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