Cronaca

TDM Casarano: “Confische a chi ha dissestato il Comune”

CASARANO (LE) – Un esposto pronto ad essere depositato in Procura e la confisca dei beni di tutti gli Amministratori giudicati ‘scriteriati’. Un comunicato di fuoco a firma del Movimento ‘Cittadinanzattiva- Tribunale dei Diritti del Malato’, arriva come un fulmine sulla testa della politica casaranese.

Scintilla dello scontro è la pubblicazione del dato certo che quantifica il dissesto finanziario del Comune: 3 milioni 439.000 euro nel 2011, buco per coprire il quale “si chiedono sacrifici di lacrime e sangue ai casaranesi, con aliquote comunali al massimo”, spiegano la Presidente Anna Maria De Filippi e l’Avvocato Laura Pisanello, Coordinatrice giustizia per i diritti.

Per questo ‘Cittadinanzattiva’ raccoglie firme e documentazione per l’esposto denuncia da presentare alla Magistratura e in cui si chiede che siano accertate “responsabilità personali e collettive e una volta individuati gli autori, che questi vengano processati per reati connessi al dissesto finanziario del Comune con conseguente confisca dei beni”, per attuare una compensazione.

Provocazione? Il Movimento in realtà già pensa alla costituzione di parte civile e ci va giù pesante, portando nel Salento la campagna nazionale ‘Ridateceli’ contro la corruzione e gli sprechi della politica e delle burocrazie, nell’ambito della quale è stata lanciata una petizione e un appello al Ministro della Giustizia.

Il ‘caso Casarano’ è il primo ad essere trattato nel Salento, per diventare il simbolo di “superficialità, imperizia, incompetenza, dissennatezza”, “considerato che non bisogna far pagare a tutti i cittadini indistintamente le responsabilità di pochi, che guarda caso – incalzano – ancora oggi siedono sugli scranni comunali, sia di destra che di sinistra”.

“E’ assurdo, come reso pubblico dal Sindaco Gianni Stefàno – scrivono i volontari – aver privilegiato la stagione teatrale spendendo 700.000 euro in tre anni, aver permesso il mancato incasso di un milione e 250.000 euro da parte della Tributi Italia e ciliegina sulla torta, aver sottoscritto la fideiussione da 1 milione 300.000 euro per i lavori di ristrutturazione dello stadio.

Questo debito deve essere a carico di chi ne è stato l’autore, poiché è irrazionale non aver dato priorità ad un piano sociale utile anche per lo sviluppo economico della città”.

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