LECCE – “Poligono di Torre Veneri, urge la bonifica”. Lo sostiene Falco Accame, Presidente nazionale dell’‘Associazione italiana di assistenza alle vittime arruolate nelle forze armate e alle famiglie dei caduti’.
“Quanto è emerso dalle indagini compiute sul poligono di Torre Veneri nonostante la segretazione degli atti, desta non poche preoccupazioni – scrive – l’intensissima attività svolta finora nel poligono non ha dato corso, purtroppo, ad alcuna bonifica effettiva nel senso che sono state finora effettuate solo delle ‘spolverate’ in superficie.
Tenendo conto del fatto che nel Poligono sono state utilizzate armi anticarro, di calibro di oltre 100 millimetri, è sorto il problema del conficcamento nel terreno di queste armi a profondità che può raggiungere il metro e superarlo.
Inoltre, non è da escludersi che siano stati usati missili anticarro con dispositivi di guida al torio.
Ed il personale è stato impiegato senza le necessarie misure di protezione”.