TARANTO – E’ cominciato, di primo mattino, ‘lo sciopero del sangue’ a cui i dipendenti del call center Teleperformance di Taranto, stanno aderendo in massa. Lo sciopero è stato indetto dai sindacati di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl e Ugl Tlc,per protestare contro le procedure di mobilità annunciate dall’azienda nei confronti di 621 lavoratori.
Presente all’esterno dello stabilimento è un’autoemoteca dell’Avis, che sta accogliendo i lavoratori che si sottopongono volontariamente alla donazione del sangue.
La normativa prevede che il lavoratore abbia diritto in questo caso a una giornata di astensione dal lavoro. L’azienda, dopo aver fatto ricorso per 30 mesi agli ammortizzatori sociali per una parte del personale, ha proposto la riduzione dell’orario lavorativo da 6 a 4 ore giornaliere, ma i sindacati non hanno accettato il taglio alla retribuzione.
Con 2.000 addetti, Teleperformance è l’azienda più grande dopo l’Ilva e l’Arsenale della Marina Militare.
“Come unica proposta per salvaguardare i posti di lavoro – scrive Andrea Lumino della Fp Cgil – l’azienda ha chiesto ai lavoratori di ridursi il contratto di lavoro a 4 h giornaliere, colpendo ancora come una mannaia questo territorio disastrato della città di Taranto: diminuire le h di lavoro, difatti, vuol dire abbattere di circa il 30% i propri redditi (a pieno regime, uno stipendio pieno è di circa 850 euro).
Ancora una volta, quindi, si chiedono grandi sforzi e sacrifici ai lavoratori: ma è possibile che una multinazionale (ricordiamo che TP è la prima multinazionale al mondo nel settore dei call center), da circa 3 anni, non riesce ad acquisire una commessa, per garantire un pò di tranquillità ai lavoratori? Possibile che la colpa è sempre degli altri?
Ricordiamo, peraltro, che mentre TP dichiara un esubero per 621 lavoratori a tempo indeterminato da un lato, dall’altro continua ad assumere lavoratori a progetto!!!
Chiedere sacrifici proprio a quei lavoratori – scrive ancora Lumino – chiamati ingiustamente ‘choosy’ dalla Fornero, che con grande dignità, nonostante i sacrifici e le riduzioni retributive con gli ammortizzatori sociali, hanno dimostrato grande professionalità ed attaccamento al lavoro, garantendo grande qualità e permettendo alla stessa Teleperformance di ottenere riconoscimenti dai propri committenti.
Ed adesso? Si richiede un taglio netto e definitivo dei contratti… per questo, NOI DICIAMO NO!!! E il sangue, prima che ce lo risucchino , preferiamo donarlo”.